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L'incontro nel 1219 tra frate Francesco e il sultano Malik al-Kamil e l'atteggiamento del santo di Assisi verso l'Islam e la crociata diventano in questo libro motivo di riflessione sulla concezione della storia e sulla metodologia della ricerca. Come affermato da Giorgio Agamben, «la contemporaneità è una singolare relazione col proprio tempo, che aderisce a esso e, insieme, ne prende le distanze». La definizione si adatta perfettamente a Francesco, che vive inserito nel proprio tempo ma si proietta in avanti con la sua proposta evangelica. L'autore esamina le fonti disponibili, a partire dagli scritti del santo, trovando in esse, e non nelle ideologie "pacifiste", il Francesco dialogante e portatore di pace che giunge a Damietta mentre infuria la quinta crociata. L'incontro di Francesco con il sultano d'Egitto Malik al-Kamil è dunque un tentativo di predicazione cristiana da parte di Francesco, che diviene - anche grazie all'accoglienza del sultano nella sua tenda, abitualmente luogo di discussione e confronto - un momento di conoscenza, dialogo e scambio umano che lascerà il segno nel santo e nei suoi frati.